Ciao aspirante blogger, se ti sei fiondato su questa pagina è perché non vedi l’ora di sapere come si fa a creare un blog da zero.
Innanzitutto, ti dico che installare WordPress è la cosa più semplice, e puoi trovare tutte le istruzioni che ti servono nella seconda parte di questa guida.
Tuttavia ho deciso di creare per te un percorso dettagliato.
Ci siamo intesi, no? 🤔
Ecco perché ho deciso di creare per te un percorso dettagliato.
Sicuramente sarà più difficile – non lo nego -, però ha un valore inestimabile se il tuo obiettivo non è solo costruire un blog, ma anche farlo funzionare.
Infatti, la realizzazione di un sito (di qualunque tipologia si tratti) deve SEMPRE partire da una strategia comunicativa a lungo termine.
Te lo dico a prescindere dalle tematiche che hai deciso di affrontare, o qualunque sia il settore in cui opera la tua azienda.
Iniziamo subito a sciogliere i nodi, grazie alla prima parte di lezione!
PT 1: Prima di diventare un blogger – Struttura la tua comunicazione
Quella che ti invito a fare è un’auto-analisi di partenza.
Non preoccuparti perché ti guiderò io, iniziando proprio da queste righe.
Tu vuoi creare un blog per discutere degli argomenti che ti stanno più a cuore, o dei prodotti/servizi che vuoi vendere per ottenere un ROI (ritorno economico) positivo.
Ma ciò non può funzionare se è la tua persona al centro di tutto!
Infatti anche il Personal Branding è fallimentare se diventa auto-referenziale.
Mi spiego meglio…
A prescindere dai gusti personali, pensa per un attimo a Chiara Ferragni, che ha costruito – nel corso degli anni – un modello di comunicazione ottimo nonostante gli errori grossolani.
Lei, seppur abbia un Brand che funziona grazie alla sua immagine, non ha l’obiettivo di dire: “Quanto sono bella e quanto sono brava”.
Questo è ciò che vedono degli occhi distratti, ma la sua comunicazione si basa esclusivamente sul mettere al centro di tutto la sua Community.
Al centro dei suoi progetti imprenditoriali.
Al centro della sua vita privata.
Non è mai un “leggimi e comprami”… o un “leggimi e condividi”.
È in maniera molto sottile: “Ciao amico, guarda cosa sto facendo. Te lo racconto perché sei importante per me”.
Le reazioni, le condivisioni e la vendita, avvengono come un banale e piacevole effetto collaterale.
Quindi, anche se non ti piace come personaggio pubblico/influencer, devi prenderne atto.
Il suo metodo comunicativo funziona.
Senza se e senza ma!
Ti invito a ragionarci sopra per farlo tuo.
Risulta leggermente diverso, invece, se vuoi concentrarti esclusivamente sulla vendita dei tuoi prodotti o servizi.
A quel punto il tuo Brand è la tua azienda, e devi comunicare tramite essa.
Come si fa?
Mettendo al centro il problema del tuo cliente.
Infatti non dovresti parlare solo del tuo prodotto.
Ti faccio un esempio che nelle lezioni di copywriting è una costante.
“Non parlare mai della crema, parla del prurito”.
Se vendi una crema anti-prurito per le mani, non parlare solamente dei benefici idratanti, della pelle morbida, o del prurito che scompare come per incanto.
Concentrati sul problema, e su come quest’ultimo rende difficile la vita del tuo cliente.
A quel punto avrai una “leva” per farlo sentire capito.
Coccolato.
Importante.
Come vedi, entrambe le casistiche hanno una cosa in comune: mettere il cliente o lettore al centro della tua comunicazione per renderla efficace!
Ma come si fa a costruire una comunicazione così complessa e remunerativa?
Ovviamente non è abbastanza aver capito in linea teorica qual è il procedimento.
Bisogna anche essere un abile scrittore (arte che si padroneggia con tempo e pratica) e conoscere a menadito il pubblico di riferimento, in gergo: “target”.
Consigli utili 💡
Conosci le persone che ti leggono come se fossero i tuoi amici più intimi. A quel punto, ogni contenuto che deciderai di pubblicare, avrà buone possibilità di successo.
Costruisci il tuo target e crea il tuo TOV (tono di voce) – Esercizio
Se vuoi avere una comunicazione efficace, devi sapere chi hai di fronte.
Stai parlando a ragazzini di 14 anni o a boomer di 65?
Questo cambia tutto: dai riferimenti culturali all’interno dei tuoi testi (utilizzati per rendere più accattivante la lettura) al tono di voce che deciderai di utilizzare.
Insomma, non diresti mai “Bella zio!” a un uomo che ha superato il mezzo secolo di vita… a meno che questo non sia J-Ax 😂
Per guidare la tua scrittura, quindi, hai bisogno di costruire un identikit.
Pensa al tuo cliente o lettore ideale, e compila i campi indicati qui sotto:
- età: ?
- sesso: ?
- regione/città: ?
- hobby: ?
- credo religioso o politico: ?
- orientamento sessuale: ?
- professione: ?
- disagi/problemi: ?
- percorso di studi: ?
- che ambienti frequenta: ?
- da quali mezzi di comunicazione viene influenzato maggiormente: ?
- dove e come reperisce le informazioni di cui ha bisogno: ?
Queste sono le domande classiche, ma tu puoi andare ancora più a fondo.
A più domande riuscirai a rispondere, più la tua comunicazione verrà “centrata”, e avrà il cliente/lettore come punto di riferimento, lasciando solo come un tocco di colore quella che è la tua personalità.
Alla fine, dopo aver compilato i dati che ti ho indicato, il tuo obiettivo è scrivere un file che abbia il ruolo di “guida”.
Prendi come esempio ciò che ho fatto io prima di creare il mio blog.
Occhio, eh… che sto per rivelarti segreti segretissimi! 😎
Guida alla comunicazione per i contenuti di Wp-next
TOV: Informale, divertente, rispettoso, entusiasta
- Tono informale: personalità e senso di cordialità
- Tono divertente: stemperare gli animi ed entrare in empatia con il target
- Tono rispettoso: non troppo irriverente, potrebbe non essere ben accolto dal target
- Tono entusiasta: WordPress è una figata ma può fare brutti scherzi, facci un fischio prima di lanciare il mouse dal terzo piano
Wp-next si differenzia dai siti competitor grazie a un TOV nettamente diverso: divertente, colloquiale, senza frasi fatte.
È sicuro di sé ed è consapevole dei disagi che può causare WordPress ai meno esperti, è per questo che è disposto a lavorare gomito a gomito con i clienti, per raggiungere insieme i loro obiettivi di business.
Wp-next ci tiene a sdrammatizzare il rapporto che gli utenti hanno con WordPress.
Archetipo Wp-next: Creatore-amico
L’archetipo che contraddistingue Wp-next è un ibrido tra il Creatore e l’Amico.
Il creatore poiché crea qualcosa di nuovo in quanto, prima di adesso, non esisteva un team di consulenza WordPress in grado di stabilire un dialogo con il proprio target con spirito ed entusiasmo. Senza contare il fatto che è d’ispirazione, infatti: stimola le persone ad esprimere il proprio potenziale e ad essere creative (proprio come fa Wp-next con il business dei propri clienti). È soddisfatto di se stesso non appena raggiunge l’obiettivo che si è prefissato: accompagnare i propri clienti al successo, tutelandoli fino al 200%.
Si identifica anche con l’archetipo dell’amico, perché si tratta di una personalità comune, e il sogno che persegue è quello di contribuire a realizzare un mondo in cui ognuno può sentirsi realizzato e apprezzato per quello che è. Ama la collaborazione e sentirsi parte di un gruppo, di una community. È genuino e simpatico e ha un grande senso del dovere. Preferisce l’autenticità rispetto al lusso.
Hai capito il lavoro che ci dev’essere dietro, prima di andare all’avventura?
Senza comprendere le basi minime necessarie, il rischio è quello di spendere soldi, energie e tempo, senza che questi siano ripagati come meritano!
Insomma: è sempre meglio creare una strategia per far sì che il tuo blog funzioni e ottimizzarla nel tempo, piuttosto che andare totalmente a caso.
La prima parte finisce qui.
Ci sarebbe ancora tantissimo da dire sotto l’aspetto della comunicazione e della strategia.
Però devi aspettare che io ci scriva un libro… e non è detto che non lo faccia, un domani 😁.
Per il momento, questo è l’apporto teorico che dovrebbe bastarti per fare i tuoi primi passi nella costruzione di un blog.
Adesso passiamo al lato puramente tecnico della faccenda.
PT 2: Progettare un blog con WordPress – Mettiamo le mani nel sacco
Arrivati a questo punto, dovresti avere nella tua cassetta degli attrezzi il tuo nome di dominio e un Provider di hosting.
Senza, non puoi diventare un webmaster.
Se non sei ancora riuscito a identificare i servizi migliori, ritagliati un po’ di tempo e leggi la piccola guida che linkerò qui in basso e, se vuoi, spulcia anche i relativi approfondimenti.
1. Acquistare domini: tutto quello che devi sapere è su questo blog!
Hosting e nome di dominio
Agli utenti inesperti, consiglio sempre più spesso l’utilizzo di SiteGround, perché oltre a essere un Provider di hosting molto intuitivo – con interfaccia e supporto completamente in italiano – ha dei piani veramente economici (e validi) per la creazione di piccoli blog.
Ecco il piano che dovresti valutare.
A prezzo pieno, come puoi leggere qui di fianco, costa 15.99€ al mese.
Però sarebbe utile dirti che le loro offerte sono come quelle di Eminflex: non finiscono mai!
Ti sfido a trovare qualcosa di più economico e che abbia le stesse caratteristiche.
Per quanto riguarda il nome di dominio da utilizzare, invece, devi fare più attenzione…
Anche se potrebbe sembrare un’attività banale, nasconde qualche insidia.
Infatti, per il tuo bene, completa la tua formazione leggendo un altro intervento che ho pubblicato sul mio blog, e scegli un nome di dominio da urlo! 😱
Adesso non ti resta che installare WordPress.
Installare WordPress con SiteGround
Se deciderai di utilizzare il Provider da me consigliato, l’installazione del CMS WordPress sarà facile come bere un bicchier d’acqua.
Ci metterai appena 5 minuti, seguendo questi semplici passaggi:
- apri la Dashboard di SiteGround;
- clicca su Site Tools;
- clicca su WordPress;
- e infine su “installa e gestisci”.
All’interno di “installa e gestisci”, vedrai una schermata come quella qui sopra e, ovviamente, dovrai selezionare la prima casella.
Una volta selezionato WordPress, apparirà la procedura per lanciare l’installazione automatica.
Lascia perdere l’installazione manuale, anche se sarai tentato di farla.
In una prima fase è meglio evitare problemi, e iniziare a lavorare al progetto sin da subito, visto che starai morendo dalla voglia.
Col tempo – e continuando a seguire le guide gratuite di Wp-next 🫵 – avrai modo di studiare per ottimizzare il tuo sito nella maniera più dettagliata e funzionale possibile.
Tornando a noi, adesso dovresti essere qui:
Non dovrai fare altro che compilare i campi presenti e cliccare su “Installa”.
Facile, no?
Adesso ti starai chiedendo quale sarà il prossimo passo…
Scegli un tema per il tuo blog
Di solito è la parte in cui mi sfrego le mani… quella che mi piace di più: utilizzare tutta la mia creatività nella costruzione delle pagine che mi servono e, ovviamente, decidere il design del sito a cui lavoro.
Per questioni di spazio, non posso guidarti passo passo. Non in questa sede, almeno.
Tuttavia è in mio potere consigliarti degli strumenti utili e di facile utilizzo, in modo che tu possa iniziare a lavorare in autonomia. 🙂
Installare un tema WordPress
Per iniziare a smanettare sulle varie impostazioni, e creare una tua identità grafica, il mio consiglio spassionato è quello di utilizzare i temi predefiniti di WordPress.
(Ti consiglierò più avanti anche dei servizi in abbonamento, qualora tu abbia bisogno di rendere il design del tuo blog più customizzato possibile).
Torniamo a noi…
Installare un tema WordPress, è di una facilità disarmante, e lo vedremo insieme in pochi passaggi.
- Effettua l’accesso alla dashboard del tuo CMS, e sulla barra di sinistra segui il percorso: Aspetto > Temi
- All’interno della pagina, troverai i temi forniti gratuitamente da WordPress e la possibilità di aggiungerne di nuovi, cliccando sulla parte alta dello schermo.
- Sfoglia i temi presenti con cura, visualizzando anche le anteprime. Alla fine, quando avrai fatto la tua scelta, ti basterà cliccare sul pulsante “Installa”.
- Una volta terminata l’installazione (potrebbe volerci un po’ di tempo), ti basterà cliccare su Aspetto e, successivamente, su Attiva. Così da sostituire il tema attuale con quello nuovo.
Se conosco bene il mio pubblico target (correggimi nei commenti se sto dicendo una fesseria) odierai tutti i template offerti da WordPress. 😂
Ecco perché voglio consigliarti due soluzioni alternative, con cui puoi “giocare” un po’.
Sono ottime anche per chi è agli inizi, ma vuole comunque mettersi alla prova.
Ti dico ricordo però, che sono a pagamento.
Utilizzare Avada
Pro:
- compatibilità con la maggior parte dei plugin esistenti;
- documentazione e tutorial;
- 98 layout predefiniti;
- aggiornamenti gratuiti a vita;
- acquisto una tantum.
Contro:
- requisiti minimi elevati;
- documentazione non tradotta in italiano;
- complessità;
- supporto gratuito limitato ai primi sei mesi.
Utilizza Divi
Pro:
- facilità di utilizzo;
- design responsive;
- libreria ampia;
- aggiornamenti ricorrenti;
- personalizzazione avanzata;
- l’acquisto “lifetime” offre supporto illimitato per siti illimitati.
Contro:
- difficoltà di apprendimento;
- ottimizzazione;
- lingua.
Se sei arrivato a leggere fin qui tutto d’un fiato, complimenti.
Approfittane per riposare gli occhi, e scrivi pure un commento se c’è qualcosa che non sono riuscito a farti comprendere.
Proverò a chiarirti le idee rispondendo al più presto!
Adesso concediti il tempo per un caffè, perché è necessario tu rimanga attento fino alla fine di questa guida, quindi…
Sai che ti dico?
Me lo vado a fare anche io, prima di riprendere a scrivere! 😉
Assegna i ruoli al tuo staff!
Questa parte la liquidiamo subito… in estrema fretta, visto che correrà in aiuto il nostro corpo, letteralmente intinto nella caffeina 🫨.
Creare ruoli è banale, e se il tuo è un progetto da lupo solitario, probabilmente ne avrai un bisogno minimo.
Tuttavia, devi sapere che ogni ruolo ha le sue caratteristiche e che – per i progetti più dettagliati – c’è anche la possibilità di creare ruoli ibridi, i quali offrono maggiori possibilità di gestione.
Se sei interessato a questo aspetto, ti invito a cliccare qui sotto e a leggere una delle nostre fantastiche guide. 👇
Ora facciamo un passettino avanti…
Crea le pagine essenziali del tuo blog
Il blog è un sito internet.
Ripetilo con me.
Il blog è un sito internet.
Amen.
Proprio in virtù di questo, deve avere un menù di navigazione chiaro, con delle pagine che diano informazioni utili, sia ai tuoi utenti che ai motori di ricerca, i quali ne analizzeranno i contenuti.
Quindi, dopo aver assegnato i ruoli, – ma “prima” di aver scritto il tuo primo articolo – il mio consiglio è quello di avere 3 pagine di fondamentale importanza. Obbligatorie.
- Homepage (e fin qui nulla di strano, visto che è impossibile non averla);
- chi siamo (dove ti presenti, o vi presentate);
- contatti.
Bene.
Siamo arrivati “quasi” alla fine di questa guida, quindi facciamo un recap di tutto ciò che ci siamo detti – e di ciò che abbiamo ancora da dire – prima che tu metta le mani in pasta per costruire il tuo blog.
Ti invito a fare tua la “To do List” qui in basso, per mettere ordine mentale a quello che è l’approccio lavorativo che utilizzo io stesso e che mi sento di consigliarti.
La To do List di Wp-next
🟢 Definisci il tuo target
🟢 Crea il tuo TOV
🟢 Scegli Hosting e nome dominio
🟢 Installa WordPress
🟢 Scegli un tema per il tuo blog
🟢 Assegna ruoli al tuo staff
🟢 Crea le pagine essenziali per il tuo blog
🔴 Crea contenuti in ottica SEO
🔴 Trova le Keyword adatte per costruire il tuo piano editoriale
🔴 Rendi il tuo blog una scheggia
Crea contenuti in ottica SEO
In quanto aspirante blogger, devi avere una religione tutta tua. Quella religione si chiama SEO.
In quanto aspirante blogger, devi avere una religione tutta tua. Quella religione si chiama SEO.
Devi seguire i precetti imposti dall’alto come fossero un Dogma perché, soprattutto in assenza di sponsorizzate marketing, sarà la sola Search Engine Optimization a portare utenti sul tuo sito.
Per maggiori delucidazioni, infatti, ti invito a leggere la guida che ho creato appositamente.
La trovi qui sotto! 👇
Ma che strumenti utilizzare per eseguire una SEO a regola d’arte?
In questo caso hai due vie:
- utilizzare dei plugin, integrandoli al tuo WordPress;
- utilizzare dei tool esterni.
I primi, ti consentono di scrivere “correttamente” in ottica SEO.
I secondi, ti offrono la possibilità di cercare le parole chiave (keyword) più digitate dagli utenti sui motori di ricerca…e in più ti permettono di studiare i tuoi competitor.
L’analisi che ho fatto in queste poche righe è ridotta all’osso.
In realtà è molto più complesso di così, ma è tutto quello che ti serve sapere per partire.
In ogni caso, se sei agli inizi, il mio consiglio è quello di installare un plugin.
La versione gratuita di Yoast SEO va per la maggiore, tuttavia, a un prezzo irrisorio per le funzionalità offerte, puoi ottenere un’altro plugin a pagamento: RankMath Pro.
Se invece ti va di partire in ottica marketing, l’ideale sono i tool esterni, per i motivi che ti ho elencato poco sopra.
Ne esistono di diversi, ma il mio preferito (quello che uso per creare i contenuti di questo blog, per intenderci) è SeoZoom.
Semplice da utilizzare e totalmente in italiano!
Dove si trovano le Keyword?
La soluzione per chi è agli inizi, e non vuole impiegare budget per costruire un piano editoriale, è molto semplice.
- Apri il tuo browser web e immagina cosa potrebbe cercare il tuo cliente/lettore target;
- premi simultaneamente ctrl+maiusc+n e attiva la navigazione in incognito, in modo che il motore di ricerca non utilizzi le tue navigazioni recenti per mostrarti risultati specifici;
- digita una parola, frase o domanda (keyword)
- analizza i contenuti e trai spunto da essi per creare il tuo articolo rispettando la SEO.
Quella che vedi qui sotto è la mia navigazione in incognito.
Ecco il primo risultato mostrato da Google per la keyword “Videogame”.
Adesso passiamo alla soluzione leggermente più avanzata: SeoZoom.
Ti presento una ricerca keyword basilare.
SeoZoom ti da tutti i parametri possibili immaginabili, e si offre come un alleato fondamentale per la costruzione di un piano editoriale professionale.
⚠️ATTENZIONE⚠️
Il piano editoriale va fatto tenendo un occhio fisso sui competitor, se il tuo obiettivo è quello di fare le cose in maniera perfetta.
Prova a farlo da solo, ma se il tuo è il progetto della vita, e non hai tempo da dedicare a tutti gli aspetti, chiedi sempre l’aiuto di un esperto!
Adesso sai praticamente tutto.
Ti manca davvero l’ultimissima chicca!
Rendi il tuo blog una scheggia
Inutile ti dica che avere un blog lento, in cui ogni pagina sembra caricare attraverso un modem 56k, non è fattibile.
Faresti scappare i tuoi visitatori a gambe levate verso i competitor, quindi è un obbligo non farsi cogliere impreparati.
Ecco perché esiste Wp-Rocket: il plugin più utile in assoluto per WordPress.
Per utilizzarlo non ti serve una guida, perché ha un’interfaccia intuitiva e completamente in italiano.
Quindi, prima di rendere il tuo sito indicizzabile, assicurati di averlo presente nel tuo arsenale.
Conclusioni
Complimenti, aspirante blogger!
Sei arrivato alla fine di questa lezione. 🎉
Ovviamente c’è ancora tantissimo da imparare, ma spero di averti fornito degli spunti utili, per aiutarti a creare da zero il tuo primo blog.
Per te, ora, è arrivato il momento di “FARE”.
Non permettere a WordPress di demoralizzarti e sappi che…
Per qualsiasi problema, la nostra assistenza è sempre attiva, e offre tutele da urlo senza renderti prigioniero di un sistema ad abbonamento mensile.
Come d’abitudine, la sezione commenti è a tua totale disposizione per domande, chiarimenti e richiesta di approfondimenti.
Quindi non essere timido. 😉
Ci leggiamo presto!
L'assistenza WordPress con i clienti più tutelati del web
Risolviamo il tuo problema o sarai tu a guadagnarci!
Domande frequenti su come creare un Blog su WordPress
Quanto guadagna chi ha un blog?
Il guadagno di chi ha un Blog dipende da diversi fattori, come il traffico del sito, la nicchia di mercato, la qualità dei contenuti e le strategie di monetizzazione utilizzate. In media, un blogger può guadagnare da poche centinaia a diverse migliaia di euro al mese.
Quanto costa aprire un Blog?
Aprire un Blog può essere gratuito o avere dei costi variabili. Se si sceglie di utilizzare una piattaforma gratuita come WordPress, non ci sono costi iniziali. Tuttavia, se si vuole avere un dominio personalizzato, un Hosting dedicato o utilizzare strumenti di marketing avanzati, i costi possono variare da poche decine a diverse centinaia di euro all’anno.
Come si fa a guadagnare con un Blog?
Ci sono diverse strategie di monetizzazione per guadagnare con un Blog, come la pubblicità, l’affiliazione, la vendita di prodotti digitali o fisici e la sponsorizzazione. È importante creare contenuti di qualità e costruire una base di lettori fedeli per aumentare il traffico del sito e la visibilità. Inoltre, è necessario scegliere le strategie di monetizzazione più adatte alla propria nicchia di mercato e ai propri obiettivi di guadagno.
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